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Il cioccolato è un alimento ricavato dai semi della pianta del cacao e il suo nome scientifico è “Theobroma cacao”, che significa proprio “nutrimento degli dei”. I Maya furono i primi a coltivare la pianta del cacao, ma le sue origini hanno una storia ancora più antica.

Le origini del cioccolato
Da recenti studi è emerso che esistesse già 6000 anni fa in Sud America, nella zona del Rio delle Amazzoni e dell’Orinoco. A quei tempi, i semi del cacao erano molti preziosi, infatti venivano usati anche come moneta di scambio e unità di misura. Allora il cioccolato non era la tavoletta che tutti conosciamo oggi, era una bevanda calda, fatta con polvere di cacao e spezie ed era destinata a pochi eletti: guerrieri, nobili e sovrani.

Come arrivò in Europa?
Nei primi del ‘500 il cacao giunse al cospetto dei reali di Spagna grazie ai viaggi di Cristoforo Colombo e del condottiero Hernàn Cortéz. Nel vecchio continente la bevanda non fu apprezzata subito perché risultava troppo amara al palato, il suo successo iniziò soltanto quando gli alcuni monaci spagnoli pensarono di aggiungerci vaniglia e zucchero. Nel 1600 il cioccolato era il lusso dei nobili spagnoli e, grazie ai loro rapporti con i Savoia, il rito della cioccolata calda si diffuse in Piemonte, soprattutto a Torino, ancora oggi punto di riferimento per la produzione di cioccolato. Grazie ai commerci fiorenti dell’epoca, il cibo degli dei arrivò anche a Firenze e a Venezia, dove si poteva degustare la golosa bevanda nelle botteghe del caffè.

Quando nacquero le tavolette?
Gli Spagnoli portarono il cioccolato anche nel Sud Italia e fu proprio a Modica, in Sicilia, che vide la luce la prima tavoletta di cioccolato, creata con la particolare lavorazione a freddo che viene usata ancora oggi e che rende unico il celebre cioccolato di Modica. Dopo la rivoluzione industriale del 1760, il cioccolato non era più un piacere per pochi, ma diventò un alimento prodotto e commercializzato in tutto il mondo. Gli esperimenti non mancarono: l’accostamento con le nocciole del Piemonte fece nascere il famoso gianduiotto mentre l’unione con il latte in polvere in Svizzera diede vita al cioccolato al latte.

E oggi?
Ai nostri giorni abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta: il cioccolato viene mescolato con altri ingredienti come frutta secca, spezie, aromi e creme per creare prodotti che soddisfano tutti i palati. Il cioccolato fondente è il meno calorico, ma anche il più pregiato, il suo sapore amaro è un’esperienza solo per veri intenditori.

Proprietà benefiche
Il cioccolato fondente è una fonte importante di flavonoidi, potenti antiossidanti presenti anche nel vino rosso, nei frutti di bosco, nel tè e negli agrumi. Più è alta la percentuale di cacao, maggiore sarà la concentrazione di queste preziose sostanze. I flavonoidi prevengono le malattie cardiovascolari e migliorano lo stato di salute della pelle e di tutto il nostro organismo. Il cioccolato è un toccasana anche per la memoria oltre ad avere effetti antidepressivi ed energizzanti.

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