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É sempre piacevole accompagnare un buon pasto con un bicchiere di vino, ma vi siete mai chiesti cosa c’è dietro quel gustoso calice?

Le fasi: si comincia dalla vendemmia.

Tutto parte dalla vendemmia, cioè la raccolta dell’uva, che avviene in un periodo che può andare da agosto a novembre, il momento ideale è quello in cui gli acini arrivano al punto giusto di maturazione. Il processo della vendemmia può essere manuale o meccanizzato. La raccolta manuale è riservata alla creazione di vini di qualità: gli operatori raccolgono l’uva, facendo attenzione a scartare i grappoli rovinati, e la ripongono in cassette evitando di schiacciarli. La raccolta meccanica, effettuata tramite apposite macchine per la vendemmia, è sicuramente più economica e veloce. Successivamente, l’uva viene trasportata in cantina per essere prima di tutto diraspata: gli acini vengono separati dal raspo. Finalmente è il momento della pigiatura, la vera e propria estrazione del mosto. Il tempo che passa tra la fase di raccolta e quella di pigiatura deve essere meno possibile, altrimenti gli acini si rovineranno irrimediabilmente.  

Per la produzione di vini rossi, il mosto viene sottoposto alla fermentazione in rosso, in cui viene lasciato a contatto con le bucce. Per i vini bianchi, si procede con la fermentazione in bianco, ottenuta separando subito il mosto dalle bucce. Per i vini rosati, invece, la macerazione delle bucce nel mosto deve essere breve, deve durare massimo un giorno e mezzo.

Dopo la fermentazione, ci sono le fasi finali di rifermentazione e invecchiamento, che prevedono diversi procedimenti e danno vita a tutte le varie tipologie di vino.      

Come abbinare i vini ai cibi?

Per esaltare al meglio il gusto di una pietanza, è piacevole bere un vino adatto e sceglierlo tenendo conto delle sue caratteristiche salienti. Gli aromi e i sapori dei vini devono risultare armoniosi con quelli dei cibi con cui vengono degustati. In linea di massima, per non sbagliare mai, è preferibile abbinare un piatto delicato con un vino leggero e fresco e un piatto più forte con un vino robusto. Se si vogliono servire vini diversi durante un pranzo o una cena, bisogna cominciare sempre con i vini giovani e, man mano, introdurre vini più invecchiati. In egual modo, si deve considerare la temperatura: prima i vini più freschi, poi quelli a temperatura ambiente. 

Con gli antipasti e gli aperitivi sono consigliati degli spumanti secchi o dei bianchi frizzanti e un po' acidi. Con i salumi stanno bene i vini rossi giovani e vivaci, ma si può provare anche ad abbinare dei rosati. Con i crostacei e i frutti di mare sono ideali vini bianchi aromatici. Oltre ai classici accostamenti di carne con vini rossi corposi e pesce con vini bianchi leggeri, negli ultimi anni si è notata una tendenza nella sperimentazione della pizza servita con il vino, sia bianco che rosso, a seconda degli ingredienti presenti: una semplice margherita è da gustare con un buon chardonnay, una quattro formaggi avrà bisogno di bollicine che smorzino la presenza di diversi formaggi tutti insieme, quindi uno spumante brut potrebbe essere perfetto.

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